sabato, novembre 15, 2014

Giusto de' Conti



Quel cerchio d'oro che due trecce
Bionde alluma si, che il Sol troppo
Sen dole, e il viso ove fra pallida viole
Amor sovente al'ombra si nasconde;

E l'armonia che tra si bianche e monde
Perle risuona anheliche parole;
E gli occhi, onde il mattin riprende il Sole
La luce che perduta avea tra l'onde;

E la vaghezza del soave riso
Coll'atto altero dell'andar beato.
Che ogi vil cura dal cor m'allontana;

E il bel tacere da 'nnamorar Narciso, è
Quel che tanto ha sopra ogni altro stato
Nobilitata la natura umana.



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