mercoledì, aprile 24, 2013

Gilbert Simondon

Il desiderio di potenza consacra la macchina come mezzo di supremazia, e fa di essa il filtro, a pozione moderna. L'uomo che vuole dominare i suoi simili suscita la macchina androide. Ecco che abdica davanti ad essa e delega ad esse la sua umanità. Cerca di costruire la macchina per pensare, mentre sogna di costruire la macchina da volere, a macchina da vivere per porsi dietro ad essa senza angoscia, libero da ogni rischio, esente da ogni sentimento di debolezza  e trionfando attraverso la mediazione di ciò che ha inventato

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Ciò che risiede nelle macchine, è realtà umana gesto umano fissato e cristalizzato in strutture  che funzionano.

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Per restituire alla cultura il carattere veramente generale ch'essa ha perduto, bisogna reintrodurre in essa la coscienza della natura delle macchine, delle loro relazioni reciproche e delle loro relazioni con l'uomo e dei valori implicati in tali relazioni.

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Le funzioni di direzione sono false perché non esiste più tra la realtà governata e gli esseri che la governano un codice adeguato di relazioni: la realtà governata è composta di uomini e macchine...

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L'unità dell'oggetto tecnico, la sua individualità, la sua specificità, sono i caratteri di consisenza e di convergenza della sua genesi. La genesi dell'oggetto tecnico fa parte del suo essere.
L'oggetto tecnico è ciò che non è anteriore al suo divenire, ma presente a ogni tappa di questo divenire; l'oggetto tecnico uno è unità di divenire.

L'essere tecnico evolve per convergenza e per adattamento a sè; si unifica interiormente secondo un principio di risonanza interna.

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L'oggetto tecnico esiste come tipo specifico ottenuto al termine di una serie cnvergente. Questa serie va dall'astratto al concreto: tende verso uno stato che faccia dell'essere tecnico un sistema interamente coerente con sè stesso, interamente unificato.

Du mode d'existence des objets techniques

Trad. genseki

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