domenica, gennaio 30, 2011

Luis Cernuda

Dove vive l'oblio

Dove vive l'oblio
In quei vasti giardini senza aurora
Dove io solo sia
Memoria di una pietra sepolta tra le ortiche
Sopra la quale il vento alla sua insonnia sfugge

Dove il mio nome lasci
Tra le braccia dei secoli il corpo che designa,
E non vi sia più nessun desiderio.

In quella gran regione ove l'angelo terribile dell'amore,
Non celi come acciaio
Nel mio petto la sua ala,
Sorridendo pieno di grazia aerea mentre cresce il tormento.

Là dove infine abbia termine l'affanno che esige un padrone ad immagine sua
Sottomettendo la propria a un'altra vita
Senza altro orizzonte che quello d'altri occhi fronte a fronte.

Dove pene e fortuna siano soltanto un nome,
Cielo e terra nativi attorno ad un ricordo,
Dove senza saperlo io mi ritrovi libero
Dissolto nella nebbia, assenza,
Un'assenza leggera come carne di bimbo

Laggiù, laggiù lontano
Dove vive l'oblio.

IV

Io fui

Colonna ardente, luna di primavera
mare dorato, occhi grandi.

Cercai quel che pensavo
Pensai come nel languido sogno dell'alba,
Quel che il desio dipinge nei giorni adolescenti.

Cantai, salii,
Un di fui luce,
In fiamma trascinato.

Come un colpo di vento

Che l'ombra va disfando
Nel nero caddi,
Nel mondo mai sazio

Son stato.

V

Voglio con afanno sonnolento
Della morte più lieve godere
Tra i boschi ed i mari di rugiada
In aria dissolto che trascorre e ignora

La morte voglio averla tra le mani
Rapido frutto colore di cenere
Fragile qual corno
Di luce quando nasce l'inverno
Voglio poterne bere la lontana amaezza:
Voglio ascoltarne il sogno dal rumore di arpa
Mentre sento diffondersi il freddo nelle vene
Perchè soltanto il freddo mi potrà consolare.

Morro' d'un desiderio
Se sottil desiderio vale morte;
Di me stesso privato vivere di desiderio
Senza mai risvegliarmi, senza ricordi
Lassù, lassù perduto nel freddo della luna.

*

VI

Il mare è un oblio
Una canzone, un labbro
Il mare è un amante
Che risponde al desio

È come un usignolo
Le sue acque son piume
Impulsi che si alzano
Fino alle fredde stelle

Accarezza con sogni
Che schiudono la morte
Che son lune accessibili
Son la vita più alta.
Sopra le spade oscure
Van le onde godendo.

*

trad genseki

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