mercoledì, novembre 12, 2008

I corvi

Signore quando cala il freddo sui prati
E nei borghi sgomenti
I lunghi angelus si sono spenti
Lascia che si gettino dal cielo
Sulla natura sfiorita
I cari corvi delizia della vita.

Armata rara di strida severe
I venti freddi vi assaltano il nido
Lungo il corso dei fiumi ingialliti
Sulle strade dai vecchi calvari
Sui fossati e le buche scendete,
Ora dispersi, ora a schiere.

A migliaia sui campi di Francia
Dove dormono i morti recenti,
Volteggiate, vi prego, nell'inverno
Perché a loro pensi il viandante
Sii banditore del dovere
Funereo uccello dalle piume nere!

Santi del cielo sulla quercia piú alta
Pennone sperso nel vespro incantato
Concedete le capinere di maggio
Solo a coloro che il bosco incatena,
Nell'erba e che non posono fuggire,
La sconfitta senza avvenire.

trad genseki

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