giovedì, ottobre 02, 2008

Storia della calligrafia cinese - Wang Xizhi (303 - 379)

Discendendente da una famiglia nobile del Nord della Cina, devota al taoismo, non giunse mai ad occupare cariche importanti nell'amministrazione, tutte le sue ambizioni le poneva nell'arte.
La sua carriera professionale la inizió nella grande biblioteca imperiale ma viaggio molto, anche in luoghi remoti dell'impero, per svolgere missioni e compiere incarichi di non soverchia importanza.
Alla vita nei grandi centri amministrativi e del potere preferì sempre la calma della natura.
Nel 355 si dimise da funzionario per stabilirsi nella cittá di Kuaiji dove aveva svolto il suo ultimo incarico.

Non ci sono giunti esemplari originali della sua calligrafia, le copie in pietra, tuttavia, furono modelli sublimi per secoli.
Il padre lo avvió a questa disciplina, egli con gli zii era calligrafo e uomo di stato. Undici generazioni della famiglia Wang si distinsero nell'amministrazione e nella calligrafia.

Wang Xizhi e il suo circolo di amici erano soliti discutere di temi inerenti al buddismo e al taoismo, comporre poesie, musica e realizzare calligrafie, immersi nella natura.
Il circolo passó alla storia grazie a una calligrafia che Wang Xizhi realizzó alla fine di uno di questi incontri nel "Padiglione delle Orchidee", in essa narra come il gruppo di amici seduti sulle due sponde di un ruscelletto discutessero di filosofia. Avevano deciso che chi fosse capace di cogliere una delle coppe di vino che le camare lasciavano in balia della corrente su foglie di loto dovesse comporre una poesia.

Le principali opere di Wang Xizhi sono:

Shi Qu Tie di 23 fogli che reca il sigillo di approvazione imperiale dell'imperatore Taizong
Yue Yi Lun
Huang Jing Jing
Dong Fang Shi Hu Zan
Lang Ting Shu calligrafia del padiglione delle peonie.

A cura di genseki

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