domenica, settembre 17, 2006

Castelli


Le loro torri erano scolpite
Nel grigio del loro cielo
Nel bianco del loro sole
Senza ombra - nella vastità
Cinerea degli altopiani

I cristiani sapevano ferire
Allora
Scambiare sale con sangue
Amore con ferro terso
Gelo con edera e spine

Ed era amore, infatti,
Quello che scintillava sulla punta delle nostre lance
Delle loro lance, feconde
Come le palme

Le nostre torri erano guglie sottili
Raggi azzurri nella rete verde dei canali
I nostri monti
Atalaye
Di fiamma solidificata
Come dita di angeli
Come sangue di fiori del paradiso
Come il rame
Generato dal silenzio

Nel mistero concavo
Dell’Uno.

17/09/2006 23:19
genseli