mercoledì, luglio 12, 2006

Cristo Arboreo


Ezequiel Martinez Estrada
(1895-1964)


Nella simbologia cristiana la croce è chiamata albero: l’albero della croce. Il suo frutto è il Cristo.
Estrada segue questo cammino simbolico e va oltre. L’albero stesso è il crocifisso. L’albero è natura cristica, la croce è il Cristo.
La natura vegetale è il primo segno profetico del sacrificio divino.
Il sacramento della clorofilla.

genseki




L’amore nella linfa



Strinse la terra le sue matrici
E si fece più urgente
Il martirio clemente
Delle sante radici.

L’albero sedentario
La sua libertà volle
Offrire sottomesso
Al mobile fratello

Si rassegnò a una sorte
Di paralisi fiera
Affinché il mondo fosse
Libero dalla morte

E dentro i sonni atroci
Dell’assogettamento
Si diede in alimento
Ai nipoti feroci

Col temperare il clima,
Rendendo digeribili
I tossici terribili
Della materia prima.

Dié agilitá alla scimmia
E le piume al serpente
Purificó l’ambiente
Che avvelena il carbonio

In fiori e frutta diede
Sua bontá naturale
Si aprí nell’aria uguale
Ad una man che scruta

Ei fece santo il suolo,
Verde, dolce, fecondo
Da lui ebbe l’uccello
La facoltá del volo

Al vegetale deve
La vita l’animale
Che sfugge nelle selve
Alle crudeli belve

Offerse contro l’acqua
La grande chioma aperta
E suggerí al selvaggio
E capanna e piroga.

Patí eterni dolori
Il suo martir fin tanto
Che imparó quel pianto
Che ne profuma i fiori.

Santa é ogni era
Vegetale, ed io sento
Che vi pensa un pensiero
Sottil d’un altro tipo.

Nel mondo non son tante
Le virtú quanti i fiori,
E forse son migliori
Dei santi le piante.

In esse si riassume
Ogni pena e saggezza
Fino a che giunga il giorno
Che ne sveli il profumo.

Anche la meraviglia
Primordiale ne sgorga
Al copiare alle stelle
La semina dei chicchi

Bene é qui ricordare
Quell’antico proverbio
Che nulla piú ci acquieta
Dell’azzurro e del verde

Il mondo verde e azzurro
Ha una legge infallibile
Dare pascolo al bove
E ceppi al Re Saul;

Fiori, alberi, piante
Regno profumato e soave
Cosí rigido e grave
Come gli antichi marmi!

Che in te l’angoscia umana
Le sue ruggini scuota
Mondo che desti al Budda
L’intuizion del Nirvana.


Trad. genseki